Le merci non unionali destinate al mercato dell’Unione o destinate all’uso o al consumo privato nell’ambito del territorio doganale dell’Unione sono vincolate al regime di immissione in libera pratica.
L’immissione in libera pratica comporta:
- la riscossione dei dazi dovuti all’importazione;
- la riscossione, ove opportuno, di altri oneri, come previsto dalle pertinenti disposizioni vigenti in materia di riscossione di tali oneri;
- l’applicazione delle misure, dei divieti e delle restrizioni di politica commerciale, a meno che non debbano essere applicati in una fase precedente;
- l’espletamento delle altre formalità stabilite per l’importazione delle merci.
L’immissione in libera pratica attribuisce alle merci non unionali la posizione doganale di merci unionali.
Tale regime presuppone una dichiarazione di vincolo al regime.
L’operazione doganale implica la seguente attività in dogana:
- l’applicazione delle misure di politica commerciale (verifica delle licenze d’importazione, assenza di divieti, sussistenza e capienza di contingenti, ecc.);
- l’espletamento delle altre formalità previste per l’importazione di una merce (controlli sanitari, fitosanitari, ecc.);
- l’applicazione dei dazi legalmente dovuti secondo la normativa comunitaria.
Se la merce viene destinata anche all’immissione in consumo nel territorio dello Stato con l’assolvimento della fiscalità interna prevista dalla legislazione nazionale si realizza l’importazione definitiva della merce.
Normativa di riferimento:
- art. 162-163 -201 e seg. del Reg. (UE) 952/2013 (Codice Doganale dell’Unione)
- Allegato B del Reg.(UE) 2015/2446 (Regolamento delegato)
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